1Grazie mille cris, si nonna è ancora in gamba, ma ultimamente non risce a fare quanto prima, si stanca facolmente, la sua passione è lavare e stirare, cucinare no
Grazie ann mari, come uso dire, ci sono molti bidoni di minestrone da mangiare prima di ... concordo perfettamente con quanto hai scritto segno di acume critico e bonarietà tra colleghi (si fa per dire).
Grazie tante e salutami la Madunìna.
Danilo
Togliere (cercare di) ambiguità alle parole significa pensare, ragionare, capire: un impegno che si giustifica solo se c’è la certezza assoluta (e non ambigua) che quelle parole hanno un significato preciso, un messaggio importante e meritevole di essere compreso. Ma come si fa ad avere questa certezza? Non certo perché quelle parole provengono da un qualche “personaggio”, dato che – a mio avviso - l’essere “personaggio” non costituisce patente di profondità di pensiero (o, perlomeno, non sempre e non comunque), con l’ulteriore conseguenza che se quelle parole non mi sembrano significative non devo per forza concludere che, siccome non può un personaggio dire cose prive di profondità, quelle parole sono state mal riportate o modificate da altri: ciò, evidentemente, può essere, ma non deve essere necessariamente così. Albert Einstein, per esempio, .
Oppure:
Adamo era semplicemente un essere umano e questo spiega tutto. Non voleva la mela per amore della mela. La voleva soltanto perché era proibita. Lo sbaglio fu di non proibirgli il serpente, perché allora avrebbe mangiato il serpente. (Mark Twain)
Grazie Cris
P.s.
ci ho pensato, e sono sicuro che nessuno mi ha mai paragonato a un fertilizzante -:))
No, Cris, non sono d’accordo, "non è ora di lasciarlo finalmente in pace stò povero Dio", specie perché nel susseguirsi delle generazioni le domande su Dio rimangono uguali, e chi si ritrova ad esistere se le pone, come se fossero nuove. Vero che spesso si incolpa Dio di colpe che sono nostre, ma è altrettanto vero che molte sofferenze e molte morti non dipendono da noi: che colpa abbiamo noi verso chi è nato deforme? Che colpa abbiamo noi se esistono malattie incurabili? Che colpa abbiamo noi quando si verificano terremoti, uragani ecc? Ci sono dei tentavi di risposta a queste domande, come per esempio il considerare un Dio che limita i suoi poteri per non interferire nella creazione, altrimenti la creazione cesserebbe di esistere così com’è. Ma ogni tentativo di risposta ne genera altre: allora perché la creazione è così com’è? E perché ci sono dei casi in cui Dio interferisce nelle leggi del creato attraverso i miracoli? Domande che non hanno e non avranno mai una risposta, almeno in questo piano esistenziale, ma non è irriverente cercare di indagare nella mente di Dio: quando ci ha creati sapeva benissimo che ci saremmo posti queste domande e che non avremmo trovato risposta, per questo è sceso sulla terra e per questo è risorto: la risurrezione, molte volte intesa come il ritorno in vita del corpo che si aveva sulla terra, però privo di difetti e incorruttibile: con tutto il rispetto per chi crede in questo concetto di risurrezione, io credo che le cose stiano diversamente (del resto, se il corpo risorto dovesse essere lo stesso che si aveva in vita, però privo di difetti e incorruttibile, perché Cristo risorto aveva ancora le piaghe della crocifissione, che Tommaso volle toccare?), io credo cioè che la risurrezione sia il passaggio ad una vita trascendente non più limitata dal corpo e capace di dare forma al pensiero, una forma che potrà essere infernale o paradisiaca a seconda di come si è formato il pensiero, qui, sulla terra. E’ mia convinzione, infatti, che l’essere noi a immagine e somiglianza di Dio, significa anche che abbiamo una scintilla dei suoi poteri creativi e che questi poteri sono indipendenti dalla volontà, un esempio è l’innamoramento: ci si vuole innamorare? Forse si e forse no, ma se capita, capita a prescindere dal volere, a prescindere da ogni ragionamento logico, e quando capita vuol dire che si è creato amore. Capacità creativa dell’uomo limitata dalla condizione terrena, ma in un’altra dimensione potrebbe avere ben più vasta portata.
Grazie per il bel commento! Tu hai ragione su tutta la linea ma credo che nel momento in cui smetteremo di soffrire ed indignarci anche per una sola morte insensata come questa con la scusa che tanto ci sono tanti altri che soffrono allo stesso modo o di più... allora avremo abdicato anche a quel briciolo di pietà che ci qualifica come esseri umani. Maurizio :)
Paolo Vannucchi 02/06/2012 22:13
Grazie Cris !!!
kar.la 02/06/2012 19:39
grazie !!!!!!!buone vacanze!!!!!!!!ciao
Luca Marin 02/06/2012 19:06
1Grazie mille cris, si nonna è ancora in gamba, ma ultimamente non risce a fare quanto prima, si stanca facolmente, la sua passione è lavare e stirare, cucinare nogino lombardi 02/06/2012 15:45
gliel'ho chiesto e mi ha risposto: "se non lo sai tu..."Buon fine settimana anche a te!
Gino
Stefano Cavazzini 02/06/2012 0:41
Grazie Cris, gentilissimaBuona domenica
Stefano
Ottoinve 01/06/2012 17:20
Sai che forse ho sbagliato il sito dove metterli?Buona Vacanza. Grazie. Tony.
argento M M 01/06/2012 16:39
Da me anche ? Ti aspetto ! Bacio.Danilo Da Rin 01/06/2012 15:58
Grazie ann mari, come uso dire, ci sono molti bidoni di minestrone da mangiare prima di ... concordo perfettamente con quanto hai scritto segno di acume critico e bonarietà tra colleghi (si fa per dire).
Grazie tante e salutami la Madunìna.
Danilo
alberto16-menuder 01/06/2012 15:37
complimentissimi per il concorso sei troppo brava ciao albertogino lombardi 01/06/2012 14:49
Togliere (cercare di) ambiguità alle parole significa pensare, ragionare, capire: un impegno che si giustifica solo se c’è la certezza assoluta (e non ambigua) che quelle parole hanno un significato preciso, un messaggio importante e meritevole di essere compreso. Ma come si fa ad avere questa certezza? Non certo perché quelle parole provengono da un qualche “personaggio”, dato che – a mio avviso - l’essere “personaggio” non costituisce patente di profondità di pensiero (o, perlomeno, non sempre e non comunque), con l’ulteriore conseguenza che se quelle parole non mi sembrano significative non devo per forza concludere che, siccome non può un personaggio dire cose prive di profondità, quelle parole sono state mal riportate o modificate da altri: ciò, evidentemente, può essere, ma non deve essere necessariamente così. Albert Einstein, per esempio, .Ciao Cris
Gino
marisa marcellini 01/06/2012 13:46
Grazie, visto lo spazio occupato sotto.... ciao
gino lombardi 31/05/2012 15:43
Oppure:Adamo era semplicemente un essere umano e questo spiega tutto. Non voleva la mela per amore della mela. La voleva soltanto perché era proibita. Lo sbaglio fu di non proibirgli il serpente, perché allora avrebbe mangiato il serpente. (Mark Twain)
Grazie Cris
P.s.
ci ho pensato, e sono sicuro che nessuno mi ha mai paragonato a un fertilizzante -:))
gino lombardi 30/05/2012 18:14
No, Cris, non sono d’accordo, "non è ora di lasciarlo finalmente in pace stò povero Dio", specie perché nel susseguirsi delle generazioni le domande su Dio rimangono uguali, e chi si ritrova ad esistere se le pone, come se fossero nuove. Vero che spesso si incolpa Dio di colpe che sono nostre, ma è altrettanto vero che molte sofferenze e molte morti non dipendono da noi: che colpa abbiamo noi verso chi è nato deforme? Che colpa abbiamo noi se esistono malattie incurabili? Che colpa abbiamo noi quando si verificano terremoti, uragani ecc? Ci sono dei tentavi di risposta a queste domande, come per esempio il considerare un Dio che limita i suoi poteri per non interferire nella creazione, altrimenti la creazione cesserebbe di esistere così com’è. Ma ogni tentativo di risposta ne genera altre: allora perché la creazione è così com’è? E perché ci sono dei casi in cui Dio interferisce nelle leggi del creato attraverso i miracoli? Domande che non hanno e non avranno mai una risposta, almeno in questo piano esistenziale, ma non è irriverente cercare di indagare nella mente di Dio: quando ci ha creati sapeva benissimo che ci saremmo posti queste domande e che non avremmo trovato risposta, per questo è sceso sulla terra e per questo è risorto: la risurrezione, molte volte intesa come il ritorno in vita del corpo che si aveva sulla terra, però privo di difetti e incorruttibile: con tutto il rispetto per chi crede in questo concetto di risurrezione, io credo che le cose stiano diversamente (del resto, se il corpo risorto dovesse essere lo stesso che si aveva in vita, però privo di difetti e incorruttibile, perché Cristo risorto aveva ancora le piaghe della crocifissione, che Tommaso volle toccare?), io credo cioè che la risurrezione sia il passaggio ad una vita trascendente non più limitata dal corpo e capace di dare forma al pensiero, una forma che potrà essere infernale o paradisiaca a seconda di come si è formato il pensiero, qui, sulla terra. E’ mia convinzione, infatti, che l’essere noi a immagine e somiglianza di Dio, significa anche che abbiamo una scintilla dei suoi poteri creativi e che questi poteri sono indipendenti dalla volontà, un esempio è l’innamoramento: ci si vuole innamorare? Forse si e forse no, ma se capita, capita a prescindere dal volere, a prescindere da ogni ragionamento logico, e quando capita vuol dire che si è creato amore. Capacità creativa dell’uomo limitata dalla condizione terrena, ma in un’altra dimensione potrebbe avere ben più vasta portata.Gino
Maurizio Moroni (UKPhoto) 29/05/2012 8:41
Grazie per il bel commento! Tu hai ragione su tutta la linea ma credo che nel momento in cui smetteremo di soffrire ed indignarci anche per una sola morte insensata come questa con la scusa che tanto ci sono tanti altri che soffrono allo stesso modo o di più... allora avremo abdicato anche a quel briciolo di pietà che ci qualifica come esseri umani. Maurizio :)gino lombardi 28/05/2012 17:50
Ciao Cris, l'arciere si è scontrato con uno che aveva il bazooka ed è dovuto soccombere: meglio così, non ritenevo la foto soddisfacente.-:))