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CALLIPTAMUS ITALICUS * GRILLASTRO ITALIANO *

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6.017 4

GABRIELE FEBBO


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CALLIPTAMUS ITALICUS * GRILLASTRO ITALIANO *


Ordine: Ortotteri
Famiglia: Acrididi
Specie: Calliptamus italicus L. - Dociostaurus maroccanus (Thumb.)

Piante ospiti: Leguminose foraggere, Colture ortive ed industriali di pieno campo, Vivai, ecc..
Identificazione e danno

Il Calliptamus italicus o Grillastro italiano è definito anche Cavalletta dalle ali rosa per il caratteristico colore della parte basale delle ali posteriori; questa specie, i cui adulti misurano 18-30 mm di lunghezza, è riconoscibile per le tre carene, ad andamento parallelo, del pronoto e per le tre macchie scure nella parte interna dei femori posteriori. Il Calliptamus è diffuso in tutta Italia, particolarmente nelle regioni settentrionali, anche ad altitudini di circa 1000 metri. I danni sono arrecati sia dalle neanidi, voraci defogliatrici, che dagli adulti; i danni maggiori si hanno sulle piante erbacee, tuttavia, specialmente se in fase gregaria, si possono avere danni anche sulle piante arboree coltivate e forestali.
Il Dociostaurus maroccanus, detto comunemente Grillastro o Cavalletta crociata per la caratteristica croce di S. Andrea sul pronoto, presenta una colorazione rossastra con macchie brune, le ali posteriori sono prive di particolari colorazioni; nella parte esterna dei femori posteriori presenta tre macchie scure. La femmina può superare anche di 10 mm la lunghezza del maschio, raggiungendo oltre i 35 mm. Il Dociostaurus è la cavalletta più temibile delle regioni dell'Italia Centro-meridionale e delle Isole, per la frequente comparsa della fase gregaria, risultando più dannosa anche del Calliptamus; in passato sono state registrate gravi devastazioni in Sardegna, in Campania ed in Puglia.
Ciclo biologico

Il Calliptamus compie una sola generazione all'anno; le uova vengono deposte, in ooteche, nel terreno in estate (grillare); l'inverno è trascorso allo stadio di uovo e le neanidi sgusciano a partire da maggio-giugno; gli adulti compaiono da luglio in avanti, a seconda della latitudine e del clima. Analogo ciclo compie il D. maroccanus: ha infatti una sola generazione all'anno, e l'inverno viene trascorso come uovo, deposto nel terreno, in ooteche dette "cannelli". Le neanidi compaiono, di solito, a partire da aprile e gli adulti circa un mese dopo; la schiusa delle uova (e la comparsa delle neanidi) è scalare ed avviene gradualmente.
HR:
https://www.flickr.com/photos/96316885@N08/30232924364/in/dateposted-public/

Comentarios 4

  • Gianpaolo Pedersini 08/11/2016 21:19

    Un bel soggetto ben ripreso, scatto però un po' penalizzato, probabilmente aver chiuso a f20 ha influito sulla qualità dell'immagine e alterato il rumore, magari f14 bastava e conferiva maggior nitidezza....didascalia come sempre al top!
    Ciao!
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Objetivo Sigma APO Macro 150mm f/2.8 EX DG HSM
Diafragma 20
Tiempo de exposición 1/5
Distancia focal 150.0 mm
ISO 200

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