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EraS Perani


Premium (Basic), Bergamo

Comentarios 4

  • Luisa Masala 16/02/2022 12:30

    Arte pura..
  • Mario Aliberti 14/02/2022 11:32

    SELEZIONATA PER "FRONTE/RETRO"
    https://www.fotocommunity.it/temi/fronteretro/21246

    Lezione di credo. Nelle espressioni religiose i segni, i sogni, le premonizioni sono elementi ricorrenti, vuoi per una nascosta esigenza liberatoria nel senso di un accumulo di dolore e di angosce, vuoi per una palese e necessaria volontà di devozione verso un’entità che ispira protezione e rassicurazione.

    L’autore, Eras Perani, rappresenta e legge questa esigenza con un approccio meditato e simbolico, tratteggiando, nell’insieme dell’immagine, quella inafferrabile atmosfera mistica che, se nell’immediatezza sembrerebbe scontata (la croce, l’emulazione della stessa con il proprio corpo, l’innalzarsi ad essa sollevandosi da terra raggiungendo idealmente una completa fusione fisica e spirituale) riesce tuttavia a rappresentare quei segni attraverso una atmosfera instabile, deformata, con un movimento idealmente percepibile e in continuo divenire.

    E la forza della rappresentazione si culla anche su questo frame ridondante mistico-religioso, che rimane indefinito e indefinibile, ma che assurge ad elemento decisivo nel rendere quella specifica condizione spirituale. La preghiera, rappresentata in modo assordante, si sdoppia e si enfatizza verso altri percorsi e ingloba in sé un elemento universale di protezione ed invocazione verso altre anime, come conferma l’immagine ondulata di quella donna in cornice, che diviene un pretesto per la propria vocazione di adorazione spirituale universale. Complimenti Eras.
  • Caroluspiel 01/11/2021 23:38

    TOP 
    ciao Philipp
  • lucy franco 01/11/2021 22:41

    SELEZIONATA PER LA GALLERIA DELLO STAFF
    https://www.fotocommunity.it/temi/galleria-dello-staff/19512
    Lo sfondo irregolare, in particolar modo la linea del pavimento, dà un senso di fluidità instabile che si riflette nella composizione. Una donna( sale o scende dalla sedia? aspetto assolutamente non trascurabile....) nell' atto di simulare la croce (già essa stessa simbolo),  e una vecchia  fotografia,  unici elementi presenti, creano una rarefatta narrazione che, grazie alla distorsione visiva, slitta dalla evidenza concettuale  per sconfinare nella vaghezza significante.
    I colori evocano un luogo antico, non più solido ma percettibile nei suoi cedimenti, e lo stesso bianco del vestito forse è solo una modalità di comunicazione che non identifica una sola donna ma tutto il genere umano, rappresentato dalla creatura più vulnerabile  storicamente, e più necessaria al mondo. 
    Segni e rimandi ancestrali a creare una immagine potente e fragile, enigmatica e eloquente, in grado di rispondere tacitamente ad ogni nostra interpretazione, senza fornire un responso certo, e per questo in grado di ospitarle tutte.